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LA GARA E’ APERTA, IL CONTO ALLA ROVESCIA PURE

Non siamo noi che abbiamo deciso di mettere all’asta per il 24 dicembre un pezzo della storia di Torino. 
Il marchio del salone internazionale del libro sarà venduto a chi presenterà la migliore offerta economica. Più di trent’anni di successi, di importanti ricadute per la città, per la sua immagine e persino per la sua identità sono rimesse all’alea dell’esito di una gara. 
Non conteranno i progetti di sviluppo, il sogno di una comunità, la competenza dei manager, le risorse di conoscenza accumulate negli anni da chi ha lavorato al salone. Conterà la cifra dell’offerta. C’è il rischio che il valore del marchio si trasferisca a Milano, a Bologna, a Roma o altrove.
Noi vogliamo che questo valore resti a Torino, dove e’ stato generato. Perché ci appartiene.
Lo statuto della costituenda associazione che sta lanciando la piattaforma di crowdfunding garantirà che, in caso di aggiudicazione all’asta, il marchio rimarrà a Torino. Sarà concesso in licenza per il 2019 al Circolo dei Lettori, che deve assicurare la continuità dell’organizzazione delle prossime edizioni del Salone.
Non spetta a noi il ruolo di gestore dei contenuti culturali e dell’impianto organizzativo.
Il solo scopo dell’associazione è garantire che il Salone continui ad essere un fattore di crescita culturale, sociale ed economica della città e del sistema Italia.
La Città di Torino, la Regione Piemonte, il Ministero per i beni e le attività culturali, il Circolo dei Lettori, le Associazioni degli editori e autori e gli imprenditori del settore fieristico che, in questi 30 anni hanno pensato, realizzato e fatto crescere il Salone del Libro -se ci credono- sapranno, con la dovuta professionalità, indicarne il progetto di sviluppo.
E’ questo che ci aspettiamo in cambio dell’uso del marchio che vogliamo acquisire.


Vi aspettiamo Lunedì 26 novembre ore 18 presso la Chiesa di San Filippo Neri in Via Maria Vittoria, 5

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"Pazzi per Torino", in cento al primo incontro per salvare il marchio del Salone del Libro

la Repubblica - Torino del 27/11/2018 -  di MARIACHIARA GIACOSA L'ex presidente Picchioni, Tricarico, Migone  tra i presenti: obiettivo 500 mila euro   Comincia dalle 100 persone, riunite ieri nell’oratorio della chiesa di San Filippo Neri dietro piazza San Carlo a Torino, la colletta per il salvataggio del marchio del Salone del Libro. I "pazzi per Torino", così si chiama il comitato che intende partecipare all’asta per comprare Librolandia fissata dal Tribunale di Torino per il 24 dicembre, hanno aperto un conto corrente in Banca Etica e entro la fine della settimana pubblicheranno sulla loro pagina Facebook l’Iban su cui versare il proprio contributo. “L’obiettivo è arrivare almeno alla base d’asta di 500 mila euro - hanno spiegato durante la prima riunione organizzativa - ma nulla vieta di raccogliere di più. E se l’operazione dovesse fallire restituiremo tutto perché noi siamo nati con uno scopo preciso, comprare il marchio del Salone del Libro per scongiurare

PER NATALE NON ACCONTENTARTI DI UN SOLO LIBRO, REGALATI UN INTERO SALONE!

Aderisci versando un contributo di qualsiasi importo. Così partecipi anche tu all'asta del 24 dicembre per l'acquisto del Marchio del Salone Internazionale del Libro di Torino e dei beni materiali e immateriali ad esso collegati. QUESTO E’ L’IBAN DI BANCA ETICA SU CUI VERSARE I CONTRIBUTI: IT 15 B 05018 01000000016774218 INTESTATO A: Comitato Pazzi per Torino - Salviamo il Salone del libro CAUSALE: Contributo per salvare il Salone del Libro di Torino.  Servono almeno 500 mila euro. NOI, tutti insieme, possiamo raccoglierne di più. Per questo si è costituito il Comitato "Pazzi per Torino - Salviamo il Salone del Libro" (vedi link:   https://goo.gl/mL1jeG  ). Perché non vogliamo che dopo oltre trent'anni di successi il Salone lasci Torino. Non ci rassegniamo all’idea della perdita di un’altra eccellenza figlia della creatività e dell’operosità piemontese. Il Salone del Libro di Torino è di grande richiamo culturale e con forti ricadute economiche